Ingredienti
- 320 g di rigatoni Garofalo
- q.b. olio extravergine di oliva
- 4 uova
- q.b. di parmigiano grattugiato e pepe
I rigatoni alla puveriello (in italiano: del poveretto) sono i cugini poveri, per l’appunto, della classica e più conosciuta carbonara romana. Le uova, infatti, sono cotte al tegamino, non c’è né guanciale né pancetta, ma certamente non mancano di sapore. La ricetta tradizionale prevede che le uova vengano cotte nello strutto, ma sia per una questione di leggerezza sia di reperibilità la versione dei napoletani moderni è con l’olio extra vergine d’oliva. Una spolverata di parmigiano e una più abbondante di pepe e in cinque minuti la tradizione napoletana è in tavola.
Ponete sul fuoco una pentola colma d’acqua per la cottura della pasta, poi salate. Aspettando che arrivi a ebollizione, riscaldate un po’ d’olio in una padella, meglio se non antiaderente, e sgusciate le uova. Aggiungetele poi nell’olio caldo, salate e lasciate che l’albume si cuocia a fuoco moderato.
Portate a cottura la pasta salandone l’acqua.
Quando gli albumi saranno completamente cotti, spegnete il fuoco con i tuorli ancora crudi, e poi tagliate grossolanamente le uova.
Quando i rigatoni saranno al dente, scolateli poco con una racchetta e adagiateli direttamente nella padella con le uova, mescolate bene finché non ne saranno intrisi.
Aggiungete parmigiano e pepe e mescolate ancora, prima di servire.